Lidiota quando viaggia guarda fuori dal finestrino e immagina di vedere una pattinatrice velocissima che riesce a stare dietro alla sua macchina e che esegue i suoi numeri in equilibrio sulla striscia bianca che corre sull’asfalto. Lidiota vorrebbe conoscerla ma la pattinatrice è schiva e poi se si fermasse a parlare perderebbe troppo fiato e non riuscirebbe più ad esibirsi accanto alla fiancata destra dell’auto, perderebbe terreno, perderebbe la striscia continua, perderebbe la sua unica spettatrice.
Lidiota allora ne approfitta per fare un bilancio, cerca di non perdere la sua di striscia e pensa a tutto quello che vorrebbe trovare una volta tornata.
Ha giusto un paio di desideri, cose molto semplici, non perché banali ma perché fin troppo naturali.
Solo che Lidiota da brava cariatide quale sta diventando, non vuole muovere nemmeno un dito. E aspetta, aspetta, aspetta, aspetta….
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