Con
la solita classe che lo contraddistingue, mi ha dato l’annuncio del suo
“fidanzamento” facendomi presente che spera di passare il capodanno a far l’amore tutta la notte con questa stronza puttana.
E
io dovrei stare tranquilla per quanto riguarda noi due, perché lui è
stato contento di incontrarmi per strada, alla vigilia di Natale e ha
notato un’evoluzione nel nostro rapporto.
Peccato che però nonostante mi sia evoluta non lo vedo da un mese.
Peccato
che mentre mi camminava accanto mi ha chiamato DANIELA, come la sua
attuale donna e come la sua meravigliosissima et divinissima et
levissima ex.
Sarà il destino che ti tira la giacca tesoro mio, in hoc nomen vince.
Sarà il destino che ti tira la giacca tesoro mio, in hoc nomen vince.
E
mi dimostrerà che io farò sempre parte della sua vita, che c’è posto
per me e che, proprio perché non potremmo mai stare insieme,
tecnicamente non posso essere sostituita dalla sua ragazza. Come no.
Aspetta un attimo che parcheggio l’elefante rosa volante eh.
Come mai però appena è subentrata questa benedetta mignotta io sono stata ignorata così smaccatamente?
“Sono anche venuto a fare economia politica con tuo fratello a casa tua”
Giusto!
Come ho fatto a sorvolare su questo enorme segno d’amore? Come posso
non desiderare di partecipare al Festival Bar per dedicare la mia
eventuale vittoria al fondamentale giorno in cui sei venuto a sfruttare
mio fratello per recuperare al volo tutto ciò che dovresti sapere ma non
hai avuto tempo di imparare perché eri troppo impegnato ad amare la tua
damigella? Perché non dovrei vantarmi di aver avuto sotto il mio
tetto un suororsolino perdigiorno e così audace da dedicare al suo
ultimo esame UNA SOLA MATTINA A CASA MIA? E perché non cominciare a
contare i giorni con la dicitura A.C. e D.C., dove la C indica l’espressione CASAMIA?
Ma vai a fare 4 pompe, dai.
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