giovedì 8 dicembre 2011

mercoledì, 04 luglio 2007

Tutto fa un po' male

Quando uno pensa al "dare un tocco di colore" immagina sempre che i colori siano violenti, luminosi, caldi.
Anche aggiungere un briciolo di rosa o di grigio può voler dire "dare un tocco di colore".
Non ci si accorge che spesso le cose bastano così come sono, anche senza qualità, anche senza intensificare la quantità.
Io sono così. Se ci sono devo straesserci. Se parlo devo straparlare. Se voglio far ridere esagero.
Emetto flussi di energia, mi prodigo per ottenere le cose. Dovrei provare a non far nulla, a lasciare che tutto mi corra incontro. E resistere all’imbarazzo che di solito l’essere passiva e inerte mi provoca. Posso anche non aver voglia di parlare e intrattenere, non sono Sbirulino.
E se non dovesse arrivar nulla, almeno mi sono riposata.
Il fascino non è essere belli e perfetti. Ma io non ho detto che voglio essere affascinante, io voglio essere bella. E la bellezza affascina sempre, tutti.
Voglio muovermi come su una fune, sapendo che non posso che cadere in piedi. Se sei bello cadi in piedi.
Ho comprato un vestito perché ho pensato ti sarebbe piaciuto levarmelo. E poi vedremo, calcoleremo il tempo che ci metterà a finire sul pavimento. A meno che tu non voglia lanciarlo, così, preso dalla foga. E allora magari finisce su un mobile, sulla spalliera del letto, su una maniglia.
Non sto facendo molto per essere la storica che vorrei essere. Ma sono un’ottima conversatrice. E quello che io ho letto in tutta la mia vita l’ho assorbito e non lo sapevo. E l’ho scoperto ieri. I cerchi si chiudono sempre, errore grave credere negli episodi, nei momenti. Tutto torna, tutte tappe. Una specie di taylorismo, le azioni che perdono individualità per diventare contributi a qualcosa di molto molto più grande.

Nessun commento:

Posta un commento