The only girl I ever loved was born with flowers in her eyes
In
the aeroplane over the sea (1998) dei Neutral Milk Hotel suona come una
colazione fatta su una vecchia scialuppa di pirati dopo una notte di
tempesta. Suona come una luce appiccicosa e rassicurante mentre tutto
intorno porta i segni di una lotta contro gli elementi. I colori sono
lucidi e brillanti come l’Irlanda. Dondola la barca di legno e il
capitano è nobile e al contempo trasandato. Stenta a reggersi in piedi
dentro la sua andatura pomposa e altezzosa, ma si scalda le mani con
quella tazza, miracolosamente scampata alla bufera e, mentre beve, ha
l’aria beffarda di chi si è appena alzato da un baldacchino con otto
nove cuscini, quando invece stava per rimanerci secco.
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