E quindi per laurearmi oltre a ravanare fino in fondo TUTTI [e vi prego di non sottovalutare la portata della parola TUTTI] i libri che di volta in volta mi propone il mio amatissimo serissimo purissimo bellissimo coltissimo levissimo esimissimo relatore devo anche fare gli ultimi 4 esami ma soprattutto l’ULTIMO TIROCINIO.
Ieri sono arrivata all’università cercando la mia aula come se dovessi fare una cosa normale, un tirocinio come tanti. L’espressione chiave è 'come se'.
L’allettante titolo RADIO DAYS è solo un nome di copertura per nascondere questo coacervo di follia omicida e frustrazioni infantili oltre che il desiderio serpeggiante di vedere tutta la razza umana ricoperta di fosforo bianco e acari della polvere.
Aula T ore 12.
Entra lei, una figura mitologica fatta per metà di carne e per l’altra metà di lacca. Si fa chiamare Professoressa.
Si vanta di aver pronunciato bene il lemma REDIOU e ci chiede di ringraziarla perché d’ora in poi dirà sempre RADIO.
Ci parla del progetto Radio-SuorOrsola, nato, tra le tante cose, anche grazie all’idea di una studentessa che propose il progetto SOB-SOB [un minuto di raccoglimento per favore].
Le chiedono “Ma questa radio del Suor Orsola sarà una cosa di chiesa?”
E lei “Di più!! Sarà una cosa teo-con”.
Dal fondo si ode una voce “E che vuol dire teo-con?”
Dallo stesso fondo risponde un’altra voce di donna, bianca, meteropatica, pressione 90 avanti 88 dietro, gruppo sanguigno 0RH Positivo, ferita lacero-contusa sul cranio : “Teo-con vuol dire Con Dio: teo è dio con è con.”
turbamento
Uccidetemi dolcemente.
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