domenica 4 dicembre 2011

venerdì, 28 ottobre 2005

#2

Lidiota si nutre delle allucinazioni che le provoca il suo digiuno flemmatico. Vede il mondo da un oblò e si annoia un po’ ma almeno riesce a cogliere quello che c’è oltre i ricami delle sue coperte d’amore. Non può trasformare la realtà ma una cosa la può fare: scostare poco alla volta le tendine a fiori che ha davanti agli occhi e iniziare a scorgere quello che fino a poco fa non poteva vedere. E vede: 
persone piccole che portano in giro la loro vanagloria sottoforma di palloncino giallo 
persone inutili che mentono per avvolgere la loro fragile verità nella carta da imballaggio in modo che nel trasporto non si rompa del tutto 
persone intenzionate a non cambiare opinione 
persone impaurite che non riescono a rompere il vetro 
persone sole che hanno tanta voglia di condividere la loro solitudine 
persone sorridenti che non riescono a nascondere una gioia inattesa 
persone incapaci di farcela da sole 
persone entusiaste all’idea di salvare il mondo 
persone che cercano un’emozione perché si annoiano 
persone che si sottovalutano e in virtù di questo si puniscono tagliandosi le dita con schegge di ceramica scadente 
persone che non capiscono dove sono e perché 
persone che vogliono solo mangiare la loro brioche in pace
persone che pensano che boir sia la prima persona singolare del verbo bere
persone che ballano nell'ascensore perchè hanno appena comprato l'i-pod
Lidiota è giovane e sottile, vive dentro un fungo e dorme tra le braccia di un cantante folk. Di notte prende i calici scheggiati e va in cerca di fermenti lattici vivi per ucciderli. È un personaggio cinico che per amore della pace e delle illusioni si traveste da idealista romantico. È seducente con i suoi lineamenti imbottiti di dinamite. Le piacerebbe andare in Giappone.
Appena vede un cavallo bianco lo insegue perché Lidiota ultimamente ha questa strana abitudine di trasformare ciò che vede in ciò che vorrebbe vedere, cosicché le immagini della retina si trasformino in immagini del cuore. E oggi per mezz’ora ha inseguito il cavallo bianco sbagliato, ne ha imparato a memoria la targa e ha pensato che quel cavallo le stesse andando incontro per permettere al cavaliere di annunciare un amore nato da tempo e scoperto da poco. 
Lidiota non ne ha mai abbastanza.

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