No, grazie a te
Mi sembra di vederlo colui che quel giorno di 150 anni orsono, dopo aver pronunciato solenne che “noi
italiani abbiamo un sacco di opere arte, ma non sappiamo valorizzarle,
mentre all’estero hanno due pietre, ma ci puntano sopra dei fari così”, cerca di stringersi la mano da solo ma non ci riesce perché una delle due mani cercava di dargli una pacca sulla spalla.
Egli
è ormai morto, ma TUTTI, da anni, riconoscendone la grandezza, ripetono
ASSAI SOVENTE la fortunata analisi che assurge ormai a sigillo di
qualsivoglia discorso sulla gestione dei beni culturali nel mondo.
Lode a te, acuto dileggiatore del voltaggio destinato al patrimonio pietroso al di fuori dell’Italia.
E grazie.
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