domenica 4 dicembre 2011

Il cioccolato che quando cresci ti licenzia.

giovedì, 29 settembre 2005


Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo. I bambini sono cose deperibili che non durano per sempre. Eppure confidavo nel portentoso mondo del digitale. 
Sto parlando dell’idolo di una generazione, del Malcom X del cioccolato con più latte e meno cacao, del Franklin Delano Roosevelt dell’industria dolciaria:
il bambino della Kinder

Ebbene signori ieri, con sommo sbigottimento, ho scoperto che quel bambino non c’è più. 
Al suo posto uno stronzo di ragazzino spocchioso con la faccia “Ma mio papà ha la macchina più bella di tutte”. Secondo me suo padre è un gerarca nazista. Ma lui ne è orgoglioso, perché se non fosse orgoglioso non porterebbe i capelli pettinati in quel modo e quei dentoni da detartrasi ogni 15 giorni.Fanculo brutto bambino ciccione fan di Harry Potter. Io non me la mangio la cioccolata che sta dietro al tuo faccione insulso. Rivoglio quel ragazzino un po’ imbranato al quale i teppistelli del suo quartiere si divertivano a scompigliare il ciuffo, quel ragazzino che tutte le piccine di ogni generazione avrebbero voluto come amico le mamme come figlio. Rivoglio indietro l’unico bambino che si fa prestare le camicie da suo nonno!

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